La tiroide è una piccola ghiandola endocrina situata nel collo che svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo: regola il metabolismo, la temperatura corporea, l’energia, l’umore e il battito cardiaco.
Quando la tiroide funziona poco (ipotiroidismo), tende a rallentare tutte le funzioni vitali, portando stanchezza, freddolosità e aumento di peso. Al contrario, quando lavora troppo (ipertiroidismo), accelera i processi metabolici, con sintomi come ansia, tachicardia e dimagrimento improvviso.
In entrambi i casi, un’alimentazione adeguata può aiutare a sostenere la funzione tiroidea, a partire da importanti micronutrienti che svolgono un ruolo fondamentale nella sua funzionalità. Tra i primi lo iodio, essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei; ma anche selenio, zinco e magnesio che contribuiscono alla sintesi ormonale, al metabolismo dello iodio e alla protezione antiossidante della ghiandola.
Scopriamo insieme quali alimenti evitare per tutelare la salute tiroidea.
Tiroide e alimentazione: i cibi da evitare o tenere sotto controllo
Nella cultura popolare alcuni alimenti sono spesso etichettati come "pericolosi" o “vietati” per la tiroide. Tuttavia, è importante sottolineare che nessun alimento, preso singolarmente e in quantità normali, è pericoloso per la salute della tiroide in un organismo sano. Tanto che, pure le evidenze scientifiche dimostrano che, in assenza di una patologia accertata, è possibile consumare questi cibi con moderazione e all’interno di una dieta varia e bilanciata.
Allo stesso tempo, alcuni cibi possono potenzialmente fare “male” alla tiroide e interferire con la terapia ormonale in presenza di disfunzioni accertate, o richiedere attenzione se consumati in grandi quantità. Vediamone alcuni.
Caffeina, tè verde, matcha: effetti sulla tiroide
Il caffè è spesso al centro del dibattito: fa male alla tiroide? La caffeina può aumentare la stimolazione metabolica e, in persone con ipertiroidismo, può accentuare alcuni sintomi. Inoltre, in caso di trattamento farmacologico, può alterare l’efficacia della terapia se non ben gestita.
Pertanto, le bevande come il caffè, il tè verde e il matcha, non sono da evitare, ma da consumare con consapevolezza o in alcuni casi, da ridurre drasticamente.
Frutta secca: attenzione al sovraccarico
Mandorle, anacardi e noci brasiliane contengono goitrogeni, sostanze che potrebbero interferire con il funzionamento tiroideo; allo stesso tempo sono fonti preziose di selenio e zinco (in particolare le noci brasiliane), che aiutano la funzione tiroidea. Tuttavia, anche in questo caso, un eccesso potrebbe portare ad un sovraccarico.
L'ideale è quindi includerle con moderazione all’interno della settimana alimentare.
Superfood sì, ma con criterio: spirulina, ashwagandha e moringa
Alcuni superfood e erbe funzionali possono agire indirettamente sulla tiroide. Ad esempio:
- la spirulina è ricca di iodio e non è indicata in caso di ipertiroidismo.
- l’ashwagandha, adattogeno molto usato, può aumentare la produzione di ormoni tiroidei. Sarebbe quindi consigliabile moderarla in caso di ipertiroidismo.
- la moringa può interferire con l’attività tiroidea, specie se consumata in alte dosi. Anche in questo caso, il consiglio è: non eliminare la moringa del tutto, ma valutare con attenzione caso per caso, sempre con il supporto di uno specialista.
Soia e derivati: nemici della tiroide?
La soia è da sempre discussa in ambito tiroideo. Contiene fitoestrogeni e sostanze goitrogene che possono ostacolare la sintesi degli ormoni tiroidei, soprattutto se assunta in grandi quantità. Per questo, in soggetti con ipotiroidismo o in terapia farmacologica, è opportuno monitorare il suo consumo.
Tuttavia, non esiste evidenza che la soia causi problemi tiroidei nelle persone sane, soprattutto se viene integrata in una dieta varia.
Verdure crucifere crude
Verdure come come cavoli, broccoli, cavolfiori contengono glucosinolati che, in teoria, potrebbero interferire con l’assorbimento dello iodio. Ma si tratta di effetti osservati solo con dosi molto elevate e in casi limite (ad esempio consumati crudi). Per comprendere meglio: affinché il loro effetto possa essere rilevante, si dovrebbero consumare oltre 1 kg e mezzo di crucifere crude ogni giorno per mesi.
In ogni caso, cuocere queste verdure riduce in gran parte tali composti. Perciò, inserite all'interno di una dieta vegetale e bilanciata, anche le crucifere restano un'ottima fonte di nutrienti.
Ipotiroidismo: cosa non mangiare e quali alimenti evitare
L’ipotiroidismo può essere causato da diverse condizioni, tra cui la tiroide di Hashimoto, una malattia autoimmune che danneggia progressivamente la ghiandola tiroidea. In questi casi, l’alimentazione può avere un ruolo di supporto, sempre in affiancamento alle indicazioni del medico.
In caso di ipotiroidismo, è utile evitare o limitare:
- Consumo eccessivo di iodio (soprattutto tramite integratori o alghe in dosi elevate), che può peggiorare l’infiammazione.
- Zuccheri raffinati e alimenti processati, che possono aumentare l’infiammazione.
- Grandi quantità di crucifere crude e soia (se non gestite correttamente).
Anche alimenti ricchi di fibre o calcio potrebbero interferire con l’assorbimento dei farmaci, ma è una questione che va sempre gestita con l’endocrinologo.
Ipertiroidismo: gli alimenti da consumare con cautela
In chi soffre di ipertiroidismo, l’alimentazione può aiutare a contenere i sintomi. Si consiglia di ridurre:
- Fonti elevate di iodio, come alcune alghe (kombu, kelp).
- Bevande stimolanti: caffè, matcha, tè verde.
- Alimenti che aumentano la frequenza cardiaca o l’irritabilità, come l'alcol o gli zuccheri raffinati.
Inoltre, è importante mantenere un apporto adeguato di calcio e vitamina D per prevenire la perdita di massa ossea, comune in chi soffre di ipertiroidismo. Consulta sempre il tuo nutrizionista di fiducia.
Mangiare bene per la tiroide
La salute della tiroide si costruisce giorno dopo giorno attraverso scelte alimentari consapevoli. Non esistono alimenti miracolosi o pericolosi in assoluto: ciò che conta davvero è l’equilibrio della dieta nel suo insieme.
Una buona alimentazione per la tiroide dovrebbe includere:
- La giusta quantità di micronutrienti essenziali come selenio, zinco, magnesio.
- Alimenti vegetali ricchi di antiossidanti, vitamine e fibre che aiutano a contrastare lo stress ossidativo che può colpire la tiroide.
- Carboidrati integrali, frutta, verdura, i quali apportano fibre, fitonutrienti e micronutrienti fondamentali.
- Legumi e grassi buoni (come quelli derivanti da semi, frutta secca, olio extravergine di oliva), in grado di sostenere il metabolismo senza sovraccaricare l’organismo.
- Alimenti ricchi di iodio naturale, come le alghe (es. nori, kombu), degli ottimi alleati, se utilizzati con equilibrio.
Meglio invece limitare zuccheri raffinati, alimenti processati e additivi, che non apportano nutrienti utili e possono aumentare l’infiammazione sistemica.
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Per qualsiasi dubbio o necessità legata a disturbi tiroidei, è sempre opportuno affidarsi a un professionista della salute. Il cibo è un alleato, non un nemico: imparare a conoscerlo è il primo passo per vivere meglio.
Studi e approfondimenti a supporto
Osowiecka K, Myszkowska-Ryciak J. The Influence of Nutritional Intervention in the Treatment of Hashimoto’s Thyroiditis—A Systematic Review. Nutrients. 2023; 15(4):1041. https://doi.org/10.3390/nu15041041
Galanty A, Grudzińska M, Paździora W, Służały P, Paśko P. Do Brassica Vegetables Affect Thyroid Function?-A Comprehensive Systematic Review. Int J Mol Sci. 2024 Apr 3;25(7):3988. doi: 10.3390/ijms25073988. PMID: 38612798; PMCID: PMC11012840.